Apoteosi del silenzio e del suono
presentazione all’installazione della mostra al Centro Formazione Arti Visive di Cecina – 2018

Quanto è ancora potente il ruolo dell’arte nella sensibilizzazione ai temi cruciali del nostro tempo?
Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di artisti coraggiosi capaci di spronare al cambiamento con creatività e passione. L’arte ha il potere di trasformare la realtà e spetta a noi ascoltare il suo messaggio, agire di conseguenza.
Claudia Cei è un artista che combina abilità tecnica, innovazione e un forte impegno per la protezione dell’ambiente. Le sue opere, che spaziano tra pittura, scultura e disegno, non solo sono esteticamente potenti ma anche profondamente significative. Attraverso la sua arte, Claudia invita il pubblico a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, esortandoci a prendere coscienza e a impegnarci attivamente nella salvaguardia del nostro pianeta. La sua capacità di fondere arte e attivismo rende il suo lavoro un esempio luminoso di come l’arte contemporanea possa influenzare positivamente la società e l’ambiente.
Senza api non c’è futuro è la sua più recente installazione al Centro Formazione Arti Visive di Cecina, un esempio coinvolgente, oltre che struggente, di come l’arte possa aiutarci a prendere coscienza del nostro tempo e affrontare temi come la salvaguardia delle api.
L’opera, realizzata con mezzi espressivi di estrema semplicità, utilizza del comune spago, i resti di un alveare, della carta pentagrammata, un leggio da musica e un tablet. Questi pochi elementi creano un’esperienza multisensoriale che induce alla riflessione.
Alla grande parete bianca del centro espositivo, Claudia ha collocato un gigantesco pentagramma fatto di spago; davanti, a terra, il cavalletto da musica con un quanderno pentagrammato e il pezzo di alveare illuminato solo da un tenue fascio di luce che ne accentua la fragilità nella sua bellezza naturale.
Il tablet, posizionato sul muro a destra delle cinque corde, mostra un video in loop di api al lavoro nel loro alveare. Improvvisamente, l’osservatore attento percepisce l’audio del ronzio sordo di qualcosa che è assente, dovrebbe esserci ma non c’è, non c’è più. E questa “assenza è un assedio” come direbbe il grande musicista e poeta Piero Ciampi, livornese come Claudia.
Le api, quelle vere, dove sono? Il silenzio assoluto diventa agghiacciante. Nessuna nota sui pentagrammi: la musica è finita. L’ingenuità e leggerezza evanescente dei mezzi espressivi sono fragili e delicati come l’equilibrio della Natura.
L’interazione tra il suono e il silenzio è al centro della potenza evocativa dell’opera. Il ronzio delle api, artificialmente riprodotto tramite il tablet, accentua drammaticamente la non-presenza di questo piccolo essere simbolo di vita e prosperità. Quando il suono si interrompe, subentra un silenzio assordante, un vuoto che comunica la drammatica assenza delle api e, per estensione, la minaccia alla vita sulla Terra. Questo gioco tra suono e silenzio rende palpabile la precarietà del nostro ecosistema e la dipendenza che l’umanità ha dagli insetti impollinatori.
Una riflessione critica emerge chiaramente dal messaggio di Claudia Cei: mentre la tecnologia ci permette di simulare la presenza delle api e di creare illusioni audiovisive, non può sostituire il loro ruolo insostituibile nella natura. Esso è solamente un artificio tecnologico che ricorda quanto le api siano essenziali per la nostra sopravvivenza ma allo stesso tempo sottolinea la nostra incapacità di ricreare la loro funzione vitale. La tecnologia, sebbene potente, non può salvarci dalle conseguenze della loro estinzione.
Senza api non c’è futuro è una potente metafora della fragilità dell’ambiente e dell’importanza della preservazione delle api. L’artista riesce a comunicare in modo semplice ma profondamente emozionante l’urgenza della protezione ambientale, utilizzando mezzi espressivi minimali per creare un impatto emotivo e riflessivo duraturo. La sua opera ci ricorda che, mentre possiamo usare la tecnologia per sensibilizzare e educare, la vera salvezza risiede nelle nostre azioni concrete verso la protezione della natura. Urge intraprendere azioni immediate.